L’amore di Oreste Ristori per Mercedes Gomes inizia a Montevideo nel 1903 ed è alimentato da un sentimento profondo che lo accompagnerà per tutta la vita.
Mercedes è sempre a fianco di Ristori e lo segue nei suoi spostamenti; la loro relazione durerà senza interruzioni fino al 1936, quando Ristori fu espulso dal Brasile. Da quel momento, al di là delle vicende politiche, il suo desiderio più forte è quello di ritornare in Sudamerica e ricongiungersi con la donna amata, ma non riuscirà a realizzarlo.
Oreste Ristori spediva le lettere presso l’abitazione di Mercedes e successivamente a casa di amici presso i quali era ospitata. È probabile che alcune di esse siano scomparse perché sequestrate dalla polizia: solo le lettere che non avevano un contenuto politico arrivavano alla sua compagna e – per sua mano - ai militanti del Partito Comunista Brasiliano, nel cui archivio sono state conservate fino agli anni Sessanta del Novecento. A seguito del colpo di stato del 1964, gran parte dell’archivio storico del Partito Comunista Brasiliano fu trasferito a Milano presso la fondazione Feltrinelli con il nome di ASMOB (Archivio Storico del Movimento Operaio Brasiliano); nei primi anni Novanta la documentazione fu riportata in Brasile e ancora oggi è conservata presso l’UNESP (Università Estadual Paulista), nell’archivio del CEDEM (Centro di Documentazione e Memória), nel fondo intitolato al militante comunista Astrogildo Pereira.
Lettere di Oreste Ristori a Mercedes Gomes (Parigi – Empoli, 1938-1941)
Fondo Astrogildo Pereira A 2113 (2)-8
- Parigi, 13 Aprile 1938
- Parigi, 8 Luglio 1938
- Parigi, 6 Luglio 1939
- Parigi, 17 Novembre 1939
- Empoli, 28 Marzo 1940
- Empoli, 14 Gennaio 1941
- Lettera mutila, s.l., s.d.