figura quasi leggendaria

Il suo nome è citato in tutti i testi che parlano della storia del movimento anarchico in Sudamerica. Le sue due riviste hanno rappresentato una voce ascoltata e diffusa in quegli anni terribili di scontri sociali.



Oreste Ristori

La sezione dedicata a Oreste Ristori (1874-1943) si propone di far conoscere e valorizzare la sua figura nel contesto del “Centro di documentazione sull’Antifascismo, la Resistenza e la storia contemporenea nell’area Empolese” presso l’Archivio Storico Comunale di Empoli.

Il primo obiettivo è quello di concentrare e mettere a disposizione dei ricercatori la documentazione archivistica e bibliografica relativa alla vita e all’attività di Oreste Ristori. La pubblicazione dello storico brasiliano Carlo Romani del libro Oreste Ristori: uma aventura anarquista (São Paulo: 2002) ha mostrato lo spessore del personaggio nel più ampio contesto dell’emigrazione nell’America Meridionale di anarchici e comunisti italiani e toscani in particolare alla fine del Ottocento e nei primi decenni del Novecento.

Questa sezione è il risultato di un intervento di ricognizione e di recupero, in copia fotostatica o in formato digitale, di una grande quantità di materiale documentario e bibliografico conservato presso biblioteche e archivi nazionali e internazionali.
Le vicende biografiche del Ristori e i suoi legami con le altre figure di anarchici italiani emergono da questa raccolta documentaria strettamente intrecciati alla storia politica e sociale dei paesi - Brasile, Argentina e Uruguay - in cui visse dal 1902 al 1936.
Altrettanto avventurose furono le vicende biografiche che precedettero la sua partenza per l’America Latina e quelle, ancora più drammatiche successive al suo rimpatrio coatto avvenuto nel 1936 fino alla sua fucilazione a Firenze del 2 dicembre 1943.

La documentazione è composta da articoli e opuscoli scritti dal Ristori, alcuni in italiano altri in portoghese e da molte annate di riviste da lui fondate e dirette; sono inoltre consultabili le sue lettere e i fascicoli personali del casellario politico centrale e del corrispondente brasiliano (DEOPS).

E' stato Carlo Romani, oggi professore di Storia Contemporanea alla Università di Rio di Janeiro, a dare l’impulso per la realizzazione di questa sezione e ha messo a disposizione i suoi studi al riguardo e la sua bibliografia; un altro supporto importante nel recupero delle informazioni e del materiale è venuto da Paolo Pianigiani.
Per orientare la ricerca è disponibile l’elenco analitico di tutto il materiale posseduto, che può essere consultato presso l’Archivio Storico di Empoli e, per alcune parti, su queste pagine.

Questa sezione potrebbe in prospettiva essere utilizzata anche per un obiettivo di più ampio respiro: quello cioè di ampliare la ricognizione e il recupero della documentazione sulle attività culturali e politiche e sulla lotta antifascista svolta dagli immigrati di origine toscana nei vari paesi dell’America Latina, soprattutto Argentina, Brasile e Uruguay, nei quali la loro circolazione fu molto intensa. Se si attiverà su questi temi la collaborazione tra studiosi e ricercatori di vari paesi europei e non, università, istituti storici della Resistenza e Biblioteche specializzate, il Centro di documentazione sull’Antifascismo e la Resistenza di Empoli diventerà un punto di riferimento importante.